Accanto all’orrore ed alla pietas per la morte violenta e brutale di due persone, non posso fare a meno di chiedermi come è possibile che una persona accusata di bancarotta fraudolenta e condannata avesse la disponibilità di una dimora multimiliardaria.
Ingenuamente pensavo che chi fallisce dovrebbe perdere tutti i beni.
Magari non il capitale liquido difficilmente rintracciabile perchè nascosto in compiacenti banche estere. Ma almeno le case e le ville che sono sotto gli occhi di tutti.
Invece viviamo in un paese in cui un lavoratore vittima di un fallimento perde, magari, il lavoro, la liquidazione, i risparmi, ecc, mentre chi è artefice di una bancarotta fraudolenta mantiene il possesso di una villa a Posillipo!
In ogni caso credo che se Ambrosio fosse stato privato di tutti i suoi beni , come sarebbe stato giusto, ed avesse abitato in una casa in affitto in una zona di Napoli meno chic, forse sarebbe ancora vivo!
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